Una sovrastampa può cambiare il valore delle emissioni, ma può anche modificare in modo significativo il loro aspetto. Questo è il caso dei tre francobolli segnatasse “Mascherine” emessi nel 1890, utilizzando i bassi valori della serie “Cifra in ovale” di 20 anni prima.
In quel periodo l’Europa era attraversata da una pesante crisi economica. A causa della diminuzione del costo dei trasporti, il grano americano arrivava infatti a prezzi molto competitivi rispetto alle produzioni nazionali. Di conseguenza, in molti paesi si verificarono stagnazione economica e crescenti conflitti sociali. L’Italia era tra quelli più colpiti da questa situazione e i governi che si succedettero provarono ad arginarla con tariffe doganali per il grano e, in seguito, per i prodotti tessili e siderurgici.
La situazione esplose in seguito al rientro della lira nel sistema aureo, che in questa fase turbolenta favorì l’afflusso di investimenti stranieri e il credito alle imprese. Nel 1883, si creò anche una bolla speculativa nel settore immobiliare che portò alla fine del decennio portò al collasso del sistema finanziario, culminato nello scandalo della Banca Romana. Nel 1897, il debito pubblico, in continua crescita, raggiunse il 117% del Pil nazionale, un record per l’epoca.
In questo contesto, in alcuni casi vennero cambiati i valori delle emissioni apponendo una sovrastampa su quelli precedenti. È il caso dei bassi valori della prima serie “Umberto” del 1879 di posta ordinaria: 4 centesimi verde venne sovrastampato con la dicitura 2 centesimi, mentre il 30 centesimi bruno e il 50 centesimi violetto vennero riconvertiti entrambi in 20 centesimi. La stessa sorte toccò ai bassi valori della serie di francobolli segnatasse “Cifra in ovale” del 1869: sul francobollo da 1 centesimo venne apposta la sovrastampa da 20 centesimi, mentre una parte dei 2 centesimi venne trasformata in 10 centesimi e un’altra in 30 centesimi, valori già esistenti nella serie originale. In particolare, la quotazione del raro 2 centesimi con sovrastampa di 10 centesimi è lievitata con il passare dei decenni.
Francobolli segnatasse “Cifra in ovale” da 1 e 2, centesimi (Regno d’Italia, 1870) e serie sovrastampata “Mascherine” da 10, 20 e 30 centesimi (Regno d’Italia, 1890)
Un aspetto che caratterizza molto questa emissione è il disegno della sovrastampa. Se era prassi comune sovrastampare i francobolli con numeri oppure scritte (pensiamo per esempio ad alcuni francobolli delle colonie e dei possedimenti italiani durante gli anni ’30 del XX secolo oppure a quelli di Trieste con la sovrastampa “AMG FTT”), questa serie segnatasse è molto particolare. L’inchiostro nero occupa infatti tutto l’ovale bianco, coprendo il vecchio valore e andando ad evidenziare le cifre di quello nuovo, inserite all’interno di due cerchi. Il disegno ricorda approssimativamente quello di una maschera e, per questo motivo, questa serie è stata ribattezzata “Mascherine” dai collezionisti e dagli appassionati di filatelia.
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