Agli inizi del ‘900, nel mondo esplodeva la bellezza dell’Art Nouveau e dello stile Liberty. In Italia, il giovane Vittorio Emanuele III succedeva improvvisamente sul trono al padre Umberto I, che era stato assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci, e dava il via ad una nuova stagione di rinnovamento della filatelia e della numismatica.
Nel 1901, realizzò quella che è considerata una delle serie di francobolli più belle del regno d’Italia, la Floreale. Era il biglietto da visita del nuovo re in un periodo in cui il francobollo era il mezzo più rapido per mostrare il suo volto ai sudditi. Fu così che portò in filatelia diverse innovazioni, ispirate dalle correnti artistiche che stavano emergendo in Europa in quegli anni. Il 50 centesimi malva, fu una novità tra gli 11 valori che compongono la serie e oggi è uno dei più rari e ricercati dai collezionisti.
I tecnici si misero al lavoro subito, ma ci volle comunque un anno per realizzare una nuova serie organica con l’effigie del nuovo re, per sostituire completamente i francobolli allora in corso, cioè quelli da 1, 2, 5, 10, 20, 25, 40, 45, 60 centesimi e 1 e 5 lire. Nel 1901, i nuovi francobolli della serie Floreale furono realizzati nel segno della continuità ma anche dell’innovazione.
Riprendevano alcuni temi precedenti: i valori facciali erano gli stessi (con la sola sostituzione del 60 centesimi con il 50, più adatto alle tariffe allora in vigore). Anche i soggetti erano gli stessi: i simboli di casa Savoia (in questa serie, un aquila con lo scudo crociato sul petto) per i bassi valori, cioè l’1, il 2 e il 5 centesimi, e il volto frontale di re Vittorio Emanuele III in una cornice ovale per gli altri valori. Anche l’uso rientrava nella tradizione: un solo colore per i valori d’uso normale (lo stesso dei francobolli umbertini, così era più semplice riconoscere il valore) e due colori per quelli più alti, da 1 e 5 lire.
Innovative erano invece le scritte: non più all’interno della cornice ovale, ma dentro due fasce orizzontali alle estremità di ogni francobollo, così da risultare molto più leggibili. Ma soprattutto, l’innovazione maggiore era nel diverso stile dei fregi che ornavano il campo dei francobolli.
Nell’ultimo decennio dell’Ottocento si era diffuso in Europa un nuovo movimento artistico, che sino alla Seconda Guerra Mondiale avrebbe caratterizzato l’Europa e gli Stati Uniti, soprattutto nell’architettura e nelle arti decorative. In reazione all’accademismo e all’eclettismo ottocenteschi, non voleva più rifarsi al passato ma trarre ispirazione solo dalla natura. Le sue caratteristiche erano l’eleganza decorativa e il linearismo curvilineo.
In Francia, e più generalmente in Europa, fu noto come Art nouveau; in Gran Bretagna e negli Stati Uniti come Liberty; in Austria come Sezessionstil; in Italia come stile floreale. Proprio in stile floreale, con un minuzioso ed elegante apparato decorativo di motivi vegetali, furono realizzati i fregi e le volute dei nuovi francobolli, tant’è che la serie è oggi nota come Floreale.
Gli artisti cui fu affidata erano nuovi: il disegnatore non era più Lodovico Bigola, che aveva preparato i francobolli umbertini, ma Giuseppe Cellini. Nato nel 1885 e morto nel 1940, Cellini era figlio d’arte, pittore, miniaturista e decoratore del libro. L’incisore era Alberto Repettati, che aveva preso il posto del padre Enrico. La nuova serie uscì in due parti: il 1° luglio 1901 i valori fino al 25 centesimi, il 1° ottobre i successivi. I precedenti francobolli umbertini andarono fuori corso un anno dopo. Le affrancature miste fra i valori umbertini e quelli floreali non sono comuni e ricercate dagli specialisti.
Tra i valori che compongono la serie, il francobollo 50 centesimi malva è oggi il più raro e ricercato dai collezionisti, oltre che uno dei più belli del Regno d’Italia grazie al colore e all’eleganza della cornice. Il suo valore facciale è una delle novità della serie, poiché non era stato mai più utilizzato dalla prima emissione di Umberto I del 1879, ma era diventato necessario a causa di alcuni cambiamenti delle tariffe postali.
Come per gli altri 5 valori a partire dal 10 centesimi (e ad esclusione dei due valori più alti), il francobollo 50 centesimi malva è monocolore e riporta, all’interno di una splendida cornice ovale impreziosita da fiori, il volto del re Vittorio Emanuele III frontale ma leggermente inclinato verso la sua sinistra. In basso, sono riportati la scritta “Poste Italiane” e il valore del francobollo.