Un bambino porge la corona a Cristo e lo consacra re. Questa immagine compare sul rovescio della moneta d’oro da 100 lire emessa da papa Pio XI tra il 1929 e il 1938. Il pontefice aveva infatti introdotto la solennità di Cristo Re. La moneta, che girava di mano in mano, aveva il compito di divulgare questo concetto negli anni durante i quali i totalitarismi si affacciavano in Europa.
“Gesù Cristo Re delle menti, delle volontà e dei cuori”. Con questa espressione, papa Pio XI stabiliva la regalità di Cristo attraverso l’enciclica Quas Primas. Era il giorno 11 dicembre 1925 e i totalitarismi stavano emergendo in Europa, mentre il comunismo soffiava dall’Est. In Germania, Hitler riorganizzava il partito nazionalsocialista dopo il fallito putsch di Monaco; in Italia Mussolini proclamò ufficialmente la nascita dello Stato totalitario, eliminando le libertà democratiche e reprimendo l’opposizione politica; in Unione Sovietica Stalin era appena salito il potere e iniziava a influenzare i movimenti comunisti internazionali, contrapponendosi ai regimi democratici e al nascente fascismo; in Europa orientale, gli stati nati dalla dissoluzione dei grandi imperi erano spesso instabili, così si diffondevano il nazionalismo etnico e i conflitti interni.
In questo contesto, il messaggio del pontefice sottolineava come il regno di Cristo fosse “principalmente spirituale e attinente alle cose spirituali”, ma poi affermava che “sbaglierebbe gravemente chi togliesse a Cristo Uomo il potere su tutte le cose temporali, dato che Egli ha ricevuto dal Padre un diritto assoluto su tutte le cose create”. Era un tentativo di riaffermare il potere della Chiesa di fronte ad un crescente laicismo e al fiorire dei nazionalismi.
A partire dal 1929, Pio XI fece coniare dalla zecca del Vaticano una moneta d’oro dal valore nominale di 100 lire che reca sul rovescio una bellissima raffigurazione di Cristo Re posto di prospetto con lo scettro e il globo, simboli della regalità sui poteri terreni. Al suo fianco, un fanciullo inginocchiato gli porge la corona, suggellando in questo modo l’investitura del Figlio di Dio che veniva proclamato re dell’universo.
Moneta d’oro 100 lire Cristo Re di Pio XI, I tipo (Vaticano, 1929-1934) – Peso 8,79 gr, Diametro 23,5 mm
Sul diritto della moneta è effigiato papa Pio XI con zucchetto e piviale. Esistono due versioni di questo disegno che mostrano il soggetto in periodi diversi del suo pontificato. Una versione, sul 100 lire che è stato definito I tipo, risale al periodo dal 1929 al 1935, mentre l’altra (II tipo) è stata realizzata negli anni successivi fino al 1938.