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Si conferma il successo delle monete italiane

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L’asta primaverile di Numismatica, organizzata il 31 maggio e il primo giugno scorsi a Torino, si è chiusa con un realizzo totale di oltre 2 milioni (inclusi diritti) e con oltre il 73 per cento dei lotti venduti. Come di consueto le monete italiane hanno avuto grande successo, in particolare quelle degli Antichi Stati: in questo capitolo si trova il top lot dell’asta, il Carlino da 5 Doppie coniato nel 1786 da Vittorio Amedeo III re di Sardegna, estremamente raro e in eccellente stato di conservazione (lotto 1009), aggiudicato a 32.950 euro. Nella selezione dei lotti esteri, spicca il secondo top lot della vendita: il 6 Ducati 1616 di Carlo II (lotto 1467, 29.280 euro). Passando alle coniazioni del Regno d’Italia, i migliori risultati sono stati messi a segno dal 100 Lire 1864 e dal 100 Lire 1878 diVittorio Emanuele II (rispettivamente lotto 1189, 21.960 e lotto 1191, 19.500 euro) e, per la sezione “prove e progetti”, dal 20 Lire Elmetto “prova” coniato dalla Zecca di Roma nel 1928 (lotto 1338, 14.650 euro).
Di grande rarità, poiché coniati entrambi in soli 100 esemplari, il gettone monetale da 20 centesimi in oro per l’Esposizione di Milano nel 1906 (lotto 1320) e quello da 2 Lire per la Fiera di Milano del 1928 (lotto 1321) sono stati battuti rispettivamente a 21.950 euro e 20.750 euro. L’asta ha confermato che l’ottimo stato di conservazione è premiante e, in alcuni casi, spinge il valore ben oltre le quotazioni di catalogo stabilendo nuovi riferimenti per il mercato: è il caso dello Scudo della Sede Vacante del 1823 di grande qualità aggiudicato a15.860 euro da una base di mille euro (lotto 912), e del 5 Lire 1813 Gioacchino Murat salito fino a 15.860 euro da soli 500 euro (lotto 954). Ottimo successo anche per la collezione di banconote delle Antiche Banche che presentava molti esemplari di rara apparizione sul mercato. Miglior realizzo per il 250 Lire della Banca Nazionale del Regno (lotto 1707), che ha spuntato 7.320 euro. Tra le onorificenze del Vaticano troviamo invece i migliori risultati dell’asta di ordini e decorazioni (30 maggio): tutti oggetti in oro legati a Papa Paolo VI. Il top lot è un cofanetto con medaglie e croci commemorative dell’allora arcivescovo di Milano (cardinale Giovanni Battista Montini) acquistato a 15 mila euro.
Oltre a numerose offerte telefoniche, la vendita ha registrato la straordinaria partecipazione di collezionisti e commercianti di tutta Europa arrivati in Sala Bolaffi per conquistare i lotti di maggior interesse senza rinunciare all’emozione della battaglia dal vivo.

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